venerdì 5 maggio 2017

Costruiamo uno scudo?

Durante le vacanze pasquali, con il tempo ballerino e la temperatura fredda, sono riuscita a dedicare un pò più di tempo alla lettura, e man mano vi parlerò dei libri che ho letto in quei giorni.
Parto da un libricino, che non raggiunge le 100 pagine, ma rispecchia perfettamente il motto "il vino buono sta nella botte piccola".

Mi riferisco al libro "Piccolo manuale per persone vulnerabili" di Barbara Berckham.



Come scrive l'autrice nella premessa:

"...per me costruirsi una corazza non significa chiudersi in sè stessi e isolarsi dal mondo. Nè significa indossare un'armatura per difendersi da tutto ciò che ci circonda. La corazza di cui vi parlo in questo libro è sinonimo di stabilità interiore"

Questa sua affermazione mi riporta al concetto di resilienza, cioè la capacità di vivere le difficoltà "senza rompersi".

Il libro è molto pratico e contiene spunti, esercizi per allenarsi a costruirsi questo scudo virtuale per affontare le difficoltà, gli eventi stressanti della vita senza perdere il proprio  equilibrio interiore ed è scritto con un linguaggio semplice e scorrevole.
Alla fine c'è una sorta di decalogo che descrive le caratteristiche delle persone dotate di corazza, tra cui per me le più significative sono:


-   fanno le cose una  alla volta
-   dicono chiaramente sì o no
-   accettano tutte le loro emozioni

Buona lettura!


Con questo post partecipo all'iniziativa Il Venerdì del libro di Homemademamma

venerdì 28 aprile 2017

Ecco che arriva....il mostro dei colori!

Mentre Fede era in gita con gli scout, in biblioteca ho trovato  questo bellissimo libro pop up

Parlare di emozioni con i bambini non è mai scontato ed io spesso, quando viene  fuori l'argomento con Fede, temo di non riuscire a spiegarmi a dovere!
Ma questo libro mi sembra un buon alleato, con i pop up 3d frasi semplici ed esemplificative e bei colori....io l'ho già sfogliato più volte per nutrire la mia bimba interiore e con Fede sarà una dello nostre prossime letture.

Mi ha colpito poi l'immagine della rabbia, se si muovono un pochino le pagine il mostro sembra animarsi...rende molto bene l'idea!



Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma

mercoledì 27 gennaio 2016

Ci provo!



Qualche giorno fa mi sono ritrovata a dire : "di non aver tanto tempo libero perchè lavoro, faccio la mamma, studio". 
Effettivamente questa frase mi ha fatto riflettere sul tempo dedicato agli altri, a me, alla casa, alla scuola di naturopatia, soprattutto sulla qualità del tempo che dedico a mio figlio. 
Devo dire che il percorso di studi che ho intrapreso non è solo studio, ma è una crescita personale che si riflette in famiglia, e soprattutto mi rende serena, pertanto voglio diffondere serenità anche alla mia famiglia e chi altro orbiti intorno!
In questi ultimi mesi poi ho desiderato riuscire a mettere in pratica alcune tecniche che ho imparato a scuola e per cui ho conseguito anche l'attestato. 
Si sa se che s'impara solo facendo  e che se quello che studi non lo pratichi poi lo dimentichi, per cui sono felice di condividere questo evento di ben-essere, organizzato da Aps Genitoriamo che mi consentirà di mettermi alla prova e soprattutto di praticare, offrire non solo trattamenti di reflessologia plantare ma momenti di vero e proprio benessere per altre persone.
Se passate da queste parti il 6 febbraio , vi aspetto!






martedì 12 gennaio 2016

progetto Natale Gentile....qualche riflessione


Come scrivevo qualche settimana fa, a dicembre ho accolto la proposta di Daniela e del suo "calendario dell'Avvento per diffondere gesti gentili".
Il progetto consisteva nel realizzare 24 "random acts of kindness" uno per ogni giorno dell'Avvento. Si poteva seguire la lista creata da Daniela oppure crearne una propria. Inoltre c'era la possibilità di seguire anche la pagina Facebook "Natale Gentile" piena di spunti e ispirazioni a tema.

Com'è andata?

Premesso che non ho voluto seguire alla lettera l'elenco redatto da Daniela, ma neanche mi sono impegnata a stendere una mia lista pensando di potercela fare strada facendo, direi che è andata benino (ma potevo fare di meglio) e vi spiego perchè:

- non avendo una to-do list già pronta e da seguire, mi sono un pò dispersa e quindi invece di 24 i miei random acts of kindness sono stati molto molto meno....

-ho vissuto l'esperienza un pò con il "freno a mano tirato" perchè mi sono scontrata con i soliti pensieri autosvalutanti che mi accompagnano quando voglio fare cose nuove (ad esempio avevo dipinto dei biglietti natalizi con l'idea di metterli nelle cassette della posta dei vicini, ma alla fine non li ho dati perchè pensavo non fossero così belli e che mi sarei resa ridicola)

 - ho trovato difficile pensare ad atti gentili e disinteressati, probabilmente perchè non sono abituata ad essere gentile quotidianamente, e invece sono persa in altri pensieri, dinamiche sia famigliari che lavorative che lasciano poco spazio alla spontaneità (lavoro, faccende domestiche, doveri...)

Ma l'esperienza comunque mi è piaciuta e per quanto il gesto sia stato piccolo, almeno ho provato ed è stato meglio di niente.

Cos'ho imparato?

- ogni gesto gentile che ho fatto mi ha riempito il cuore e rallegrato la giornata, forse di più di chi ha ricevuto il gesto!

- sono più sensibile al tema della gentilezza e ho osservato che in giro ce n'è veramente bisogno, sarebbe necessario fare iniziative così più spesso per scuotere un pò le persone assuefatte dalla società individualista di oggi ad uscire dal guscio.

- ho scritto un'affermazione per aiutarmi a diventare più gentile, da ripetere il più spesso possibile durante la giornata: " Io sono una persona gentile e mi circondo di persone positive e gentili"








lunedì 11 gennaio 2016

La gentilezza



Abbiamo appena concluso una splendida cerimonia di posa della prima pietra del Moksha Mandir di Swami Kriyananda. Questo bell'edificio, in cui riposeranno le sue spoglie  mortali,sarà un luogo di meditazione e ispirazione per migliaia di visitatori.
Sono state raccontate molte storie su Swamiji, ma questa mi ha toccato più di tutte.
 Circa un anno prima del suo trapasso, Swamiji tornò in India, rigido e dolorante dopo il lungo volo. Un'amica gli consiglio di farsi fare un massaggio da un terapista che era venuto qualche volta nel nostro ashram di Gurgaon. Dopo il trattamento, Swamiji suggerì al giovane che sarebbe stato più facile per lui usare un tavolo da massaggio, invece di doversi sporgere sopra il letto.
L'uomo risposte; "Sì, signore, sarebbe bello, ma ho una moglie e dei figli piccoli e non ho del denaro extra per acquisti di questo tipo. Per riuscire a mantenerli ho due lavori".
Swamiji disse: "Sarei felice di comperarti il tavolo".
Profondamente sorpreso di ricevere un'offerta simile da qualcuno che aveva appena conosciuto, l'uomo protestò: "Oh, signore, sono molto cari". Swamiji  chiese quanto costassero e, quando il giovane gli fece una stima, gli disse di cercarne uno e che lo avrebbe pagato lui.
Il giorno dopo il giovane tornò e disse timidamente a Swamiji che in realtà il prezzo era quasi il doppio  della sua stima. Swamiji insistesse nel volerlo acquistare comunque e chiese che il conto venisse spedito direttamente a lui.
Quando il giovane lascio l'ashram, stava piangendo. Raccontò a uno dei membri di essere un orfano, cresciuto nelle strade di Delhi dovendo cavarsela da solo. Per tutta la vita c'era stato un dolore nel suo cuore "Ho pregato Dio di farmi sentire l'amore di un padre" disse. "Oggi la mia preghiera è stata esaudita e finalmente so che Dio mi ama".
Swamiji ci ha mostrato molte qualità divine, ma la gentilezza verso gli estranei era tra le sue caratteristiche più dolci.  Era supremamente distaccato dal denaro, che considerava di proprietà della Divina Madre.
Anche noi possiamo essere canali del Divino, semplicemente scegliendo di esserlo. Ecco una piccola sfida: Dio verrà a te oggi nella forma di qualcuno, forse di un estraneo, che ha bisogno di una parola o di un gesto gentile. Stai all'erta e cerca di riconoscerLo, nascosto in quella forma. Poi donaGli gentilezza e amore. Così facendo, potrai cambiare completamente la vita di qualcuno. Forse la tua.

Nell'amore di Dio
Nayaswami Jyotish


(brano tratto da "Un Tocco di Luce" di Nayaswami Jyotish & Devi)

venerdì 8 gennaio 2016

Limiti per volersi bene


Sto leggendo "Le persone sensibili sanno dire di no" di Rolf Sellin. Di questo autore avevo già scritto qui e siccome mi era piaciuto molto ho voluto provare anche libro successivo. In realtà non è un prosieguo de "Le persone sensibili hanno una marcia in più" in quanto, come scrive lo stesso Sellin, non è rivolto soltanto alle persone ultrasensibili.

Qui si parla di limiti....di non sapersi porre dei limiti, di non riuscire a mettere paletti tra noi e gli altri, di non riuscire a percepire i confini degli altri. Insomma la tematica viene trattata a tutto tondo


"Si tratta di capire quanto l'idea dell'illimitatezza eserciti un influsso su di noi, quanto sia in grado di indebolirci e di renderci infelici. Se ignoriamo i nostri limiti del momento presente finiamo in un circolo vizioso: nonostante gli sforzi, ci sentiamo impotenti e non otteniamo un granchè. Così facendo, continuiamo a considerarci non all'altezza. A quel punto, o gettiamo la spugna e ci rassegniamo alla situazione, o ci sottoponiamo a una pressione ancora maggiore e aumentiamo gli sforzi. Questa, però, con il passare del tempo ci indebolisce ancora di più.
Un altro esempio di persone non in grado di porsi dei limiti è il lavoratore dipendente che, pur di dimostrarsi perfetto, è costantemente sull'orlo di un esaurimento psicofisico....."


Con questo post partecipo al Venerdì del libro di Homemademamma. Buon weekend!